Quest’oggi andremo a conoscere il ricevitore che gioca col numero 6, EMANUELE LIGGIO. Emanuele gioca negli Sharks da appena tre anni, ma in questi tre anni è diventato un signor giocatore, uno dei ricevitori più produttivi che la squadra abbia mai potuto vantare, visto che al suo primo anno da titolare, questo, ha già messo a segno ben cinque touchdowns su ricezione, uno più bello dell’altro.
Emanuele è quel tipo di giocatore che ogni coach vorrebbe allenare, non salta una seduta e ci mette anima e corpo, con intelligenza. Uno dei più grandi prospetti della squadra.

1) Nuova stagione, nuovi obiettivi. Ciao Emanuele, raccontaci cosa vuol dire giocare degli Sharks Palermo.

E: giocare negli Sharks Palermo è come essere in una grande famiglia dove devi dare tutto per i tuoi fratelli con la sicurezza che loro faranno lo stesso per te, questo concetto vale sia in campo che fuori, e perciò chiunque nella squadra sente un così forte legame con i propri compagni.

2) Da promessa a protagonista, cosa è cambiato nel tuo football?

E: i protagonisti sono coloro che vincono da soli una partita io senza i miei compagni non sono nessuno, se quest’anno sto riuscendo a dare di più devo ringraziare quei compagni che hanno più esperienza e che osservo e ascolto ogni allenamento. Ho la fortuna di averne anche nel mio reparto cosa che mi facilità nell’osservare la grande intensità con la quale si allenano, con ciò mi fanno capire cosa significa football.

3) Quali sono i tuoi obiettivi come giocatore?

E: il mio unico obiettivo come giocatore è quello di dare il mio contributo al massimo delle mie possibilità per riuscire a conquistare la fiducia dei coach, ma soprattutto dei miei compagni di squadra, perché sentire che i tuoi fratelli sono con te ti da quella forza in più che ti permette di giocare al massimo fino alla fine e che le altre squadre non hanno.

4) Raccontaci la tua vita da sportivo a 360°, come ti alleni?

E: anche se questo è appena il mio secondo anno ho cercato di acquisire un metodo di allenamento osservando e ascoltando i consigli di coach e compagni, tutto ciò si riflette inevitabilmente nella vita tutti i giorni, che cerco di condurre in modo e facendo esercizi che risultano fondamentali nell’avere un fisico che sia sufficiente ad affrontare uno sport di questo tipo.

5) Cosa ti aspetti da questo campionato di Terza Divisione?

E: credo che questo campionato sia fatto apposta per una squadra giovane come la nostra, e mi aspetto che ci faccia crescere in fretta dal punto di vista sportivo, abituandoci ad affrontare squadre con più esperienza ma che possiamo battere con la testa, con l’intelligenza sportiva che i coach cercano di farci assimilare ogni allenamento.

6) La squadra che temi e la squadra che sarà una rivelazione.

E: la squadra che più temo sono gli Highlanders di Catanzaro perché hanno tanta esperienza in questo campionato, e soprattutto giocano da molto insieme avendo un gioco consolidato. Proprio per questo dobbiamo avere ancora più voglia di incontrarli per dimostrare quanto valgono veramente gli Sharks.

7) Dopo questi primi mesi, cosa hai capito della tua squadra?

E: io sono uno di quelli che ha vissuto in prima persona il grande cambiamento che questa squadra ha subito tra l’anno scorso e quest’anno, abbiamo inevitabilmente perso molto a livello tecnico e all’inizio di quest’anno mi aspettavo una difficoltà maggiore nel fare football in tutti gli aspetti, ma coloro che mi hanno smentito sono i nuovi coach che sono riusciti in poco tempo a creare una vera squadra grazie anche a quei pilastri che sono i giocatori con più esperienza, sui quali sono nati i nuovi Sharks. Ciò che però è rimasto immutato in questa squadra è la mentalità vincente è una cosa che si respira ad ogni allenamento e incredibilmente anche durante le partite. Ammetto che non me lo sarei mai aspettato e ho pensato molto a come possa essere possibile una cosa di questo tipo per una squadra giovane come la nostra, e mi sono risposto che in realtà è naturale perché gli Sharks sono abituati a vincere. Quindi chiunque entri a contatto con la nostra realtà capisce che i nostri allenamenti sono condotti per portarci alla vittoria,sempre.

Grazie Manu, sei un grande!